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Cosa ti è successo live (pt​.​1)

by Kuadra

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1.
lui ha finito di cenare piedi buttati sulla scrivania comete ignorate nel suo caffè dona in sacrificio i suoi occhi allo schermo di un computer lei è nell'altra stanza in televisione regine storpie chiedono la grazia ai sacerdoti della vanità chirurgia estatica cosa c'è di male pensa lui cosa c'è di male nel voler rinnovare il mondo e non poterlo fare non saperlo fare cosa c'è di male pensa lui cosa c'è di male nel voler rinnovare il mondo e non poterlo fare non saperlo fare sta leggendo un articolo in rete che parla di Chernobyl Nikola Tesla, controllo mentale pensa che tutto è collegato scrive la sua opinione su un social network tiene il fiato, preme un tasto e la pubblica lei cerca nel buio del corridoio un fantasma familiare lancia s.o.s. segreti a un ragazzo che non conosce lo immagina fra le sue cosce avventura elettronica lui entra in un sito porno per vendicarsi di quello che non ha voluto sapere e decide che questa è una sera senza sapore decide che questa è una sera senza sapore e non gli basta uno stipendio per farsi comprare ma per spegnere questo incendio non serve sputare e non gli basta avere il tempo per invecchiare per stare a galla in questo diluvio non serve nuotare e più sputi più l'incendio divampa più nuoti più l'acqua si alza e più fuggi più il tempo non basta e poi muori poi muori poi muori
2.
nato dall'uragano nel nuovo medio evo cuore di fuoco, lingua di fieno sangue di vedove nere fratello di cani randagi di fulmini a ciel sereno cammina come un funambolo tra il cielo e lo sfacelo è con un passo che scegli di stare dalla parte del bene o del male mentre con le parole si mente diventano nuvole e temporale e se adesso non sa dove andare sa di sicuro dove non va non ha paura dei muri dei fucili dei padroni siamo qui per morire in fretta se nasci nel niente niente rimani aspettando istruzioni come una cieca vedetta per avere qualcosa qualcosa di buono per sentirti qualcuno devi fare una scelta non aspettarmi stanotte ho giocato me stesso e mi sono perso non aspettarmi domani perché all'inferno c'è solo l'ingresso e non ritornerò avrei voluto inventare per la nostra storia un finale diverso ma gli ultimi restano ultimi e proprio per questo per ultimo riderò perché non ho paura dei muri dei fucili dei padroni sono qui per morire in fretta se cresci nel niente niente rimani, aspettando istruzioni come una cieca vedetta non ha paura dei muri dei fucili dei padroni siamo qui per morire in fretta se nasci nel niente niente rimani aspettando istruzioni come una cieca vedetta per avere qualcosa qualcosa di buono per sentirti qualcuno devi fare una scelta perché l'unico modo per sentirsi reali è che qualcuno ci sogni o magari ci spari
3.
posti sul tuo profilo i bei sorrisi indossati durante la vita preghiere alla moda rivolte a un dio-cane che ora si morde la coda dici che tutto è finito che stai soltanto cercando la tua via d'uscita pensare è una droga, a volte fa male ma qualche volta ti giova c'è una musica che vuoi ballare e sa di rivolta sociale ma la radio continua a suonare la stessa canzone banale il calore che aumenta il calore che diminuisce il fuoco nella tormenta la luce spenta che al dito obbedisce quanta gente conosci? quanta gente sorprendi? per scoprire chi sei fai l'elenco di ciò che non sei non sei il biglietto di un volo Milano-Bruxelles non sei quello spot in tv e quella voce che sembra parlare di te non sei tua madre o tuo padre, i tuoi figli, il tuo letto disfatto non sei il tuo corpo che cade, i consigli, le scelte che hai fatto tu sei l’universo che vede se stesso canto magnetico nato dal ventre corsa frenetica intorno allo zero prima che il tempo finisca davvero amore armato di odio e rancore sporco e candore acqua santa e pistole animale ammaestrato che non è mai stato al di là dei suoi sogni del bene e del male puoi sentire migliaia di storie parlare di te di chi muove i suoi passi guardando avanti ma quello che vede era dietro di sé continui a guardarti ad intervistarti nel mondo virtuale sei come gli dèi le tue giornate diventano dati di marketing utili solo a chi vuole spiegare chi sei spiegare chi sei a te che non sai chi sei
4.
ha un alfabeto di esplosivi per chi non comprende la differenza fra cadaveri e uomini vivi per chi parla diverse lingue e segue un'altra legge e non è in grado di distinguere buoni e cattivi come il pastore che si prende cura del suo gregge con i recinti, con i cani, con i suoi fucili convinto di essere protetto e di proteggere scrive la storia con il sangue di chi non sa leggere droni dalle maniere buone croci per le preghiere nuove soldi per le bandiere per le barriere per le frontiere dove senza lasciapassare devi andartene altrove e imparare a scappare dalle calibro nove è il potente con la p maiuscola non lo vedi è come vetro vale uno ma decuplica per ogni zero che gli corre dietro e lo zero che gli corre dietro ignora qual è il valore altrui crede di valere davvero tra gli zeri come lui dividere i ricchi dai poveri decidere è la sua prigione obbedire è da uomini liberi o da uomini senza ragione il povero con la p minuscola non ha gregge né pastore non ha legge né nazione libertà è la sua religione crede in una visione chi non teme la repressione sa che insieme ad altre persone potrà diventare un milione mastica una predica morta carità ma tanto che importa la realtà è già stata distorta e poi nessuno ti ascolta la memoria è sempre più corta se la Storia resta sepolta l'attenzione è stata distolta e questa è l'ultima volta difende i diritti dei poveri resistere è la sua prigione trasgredire è da uomini liberi o da uomini senza ragione c'è un pozzo chiuso divide in due il mondo è un esercito a proteggerne l'abuso esegue solo gli ordini protetto dal potente e proprio come l'acqua l'esercito è innocente c'è un povero incosciente con tendenze criminali convincerà la gente a credere che siamo uguali e che dobbiamo esercitare il diritto di sperare senza mai considerare che l'esercito ha il diritto di sparare droni dalle maniere buone croci per le preghiere nuove soldi per le bandiere per le barriere per le frontiere dove senza lasciapassare devi andartene altrove e imparare a scappare dalle calibro nove è il Potente con la p maiuscola non lo vedi è come vetro vale uno ma decuplica per ogni zero che gli corre dietro e lo zero mangia dorme caga e prega lavora viaggia vota paga e frega onora padre madre calcio e figa casa e visa fino a quando crepa non si ferma, non riflette non è uno specchio è solo un essere umano che conferma che divisi siamo niente e uniti siamo un treno che va contromano Milano New York Londra Pechino arriva a Tokio ritorna a Berlino passo dell'oca, saluto romano andiamo metti like al Quarto Reich
5.
è un po’ di giorni che penso a te, non me lo spiego è da tempo che vorrei scriverti ma poi mi fermo, faccio un passo indietro ero in un vagone in metro l'ultima volta che ci ho provato avevo il magone e ho scritto il tuo nome col dito su un vetro appannato mi vergogno a scriverti e non me lo spiego come stai, che lavoro fai, sai sono cose che a volte mi chiedo ogni tanto ci pensi? io vorrei che sapessi tutto quello che hai scelto di lasciarti alle spalle quello che ti sei perso dopo esserti preso il diritto di rifugiarti nei recessi di te stesso ma non ho il tempo dieci anni son tanti, le corse, la noia, gli inganni li vorrei scrivere tutti ma forse non mi basterebbero altri dieci anni piccolo B. sta imparando a suonare, prende lezioni di pianoforte lo suona come tu, tu non potresti immaginare come muove le mani, con i brani di Einaudi sembra più grande di me e di te se esegue Comptine d’une autre été e va bene a scuola, L. lavora, è destinata ad amare S. soffre, ha un demone che lo chiama per nome sotto le lenzuola ma di me cosa sai, come vivo adesso? scrivo in rima le cose che credo importanti e indovina: ora sei dentro il mio testo mi dicono spesso hai molto talento io non li sento ma so soltanto che questo palco è l'unico posto al mondo dove non mento torno sempre stanco alla sera se mi guardo allo specchio vedo te con quell'espressione severa, solo un po' meno vecchio quante volte avrei voluto gridarti contro ma davanti a me c’erano solo capi reparto, impiegati di banca, sguardi dall'alto io parlavo con fogli di carta troppo sporchi di bianco ti dicevo che avevi sbagliato, che eri un verme vigliacco ma la notte ogni tanto sognavo di ridere con te mia madre mi ha dato l'ossigeno come una foresta se il sole scalda e a volte mi ha tolto l'ossigeno come una foresta prima dell'alba mia madre ci ha dato l'ossigeno come una foresta quando il sole scalda e a volte ci ha tolto l'ossigeno come una foresta prima dell'alba mia madre risponde al telefono, dice sì pronto, dopo non parla ascolta che cosa le dicono, si rende conto e dopo mi guarda e visto che questo non è un film, il telefono non cade e mentre mi chiedo chi è morto lei mi risponde tuo padre quante volte avrei voluto gridarti contro ma davanti a me c’erano solo capi reparto, impiegati di banca, sguardi dall'alto io parlavo con fogli di carta troppo sporchi di bianco ti dicevo che avevi sbagliato, che eri un verme vigliacco ma la notte ogni tanto sognavo di ridere con te questo è un grido blu scuro che somiglia a un sussurro sguardo affamato di un cielo azzurro che rimane a digiuno e più ti inseguo più ti allontani come l'orizzonte tu sei il treno e io arrivo in ritardo questo è un grido blu scuro che somiglia a un sussurro sguardo affamato di un cielo azzurro che rimane a digiuno e più ti inseguo più ti allontani come l'orizzonte tu sei il treno e io arrivo in ritardo come questa canzone

credits

released May 4, 2020

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Kuadra Vigevano, Italy

I KUADRA sono una band Dark Rap di Vigevano, con quattro album all'attivo e centinaia di concerti in Italia ed Europa. Le loro performance travolgenti li distinguono e i testi, in italiano. . Nel giugno del 2023 hanno firmato con l'etichetta Icons Creating Evil Art di Stoccolma. Il loro nuovo EP, "DISCODURO", ... more

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