1. |
L'incendio (live)
03:48
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lui ha finito di cenare
piedi buttati sulla scrivania
comete ignorate nel suo caffè
dona in sacrificio i suoi occhi allo schermo di un computer
lei è nell'altra stanza
in televisione regine storpie
chiedono la grazia ai sacerdoti della vanità
chirurgia estatica
cosa c'è di male pensa lui
cosa c'è di male
nel voler rinnovare il mondo e non poterlo fare
non saperlo fare
cosa c'è di male pensa lui
cosa c'è di male
nel voler rinnovare il mondo e non poterlo fare
non saperlo fare
sta leggendo un articolo in rete che parla di Chernobyl
Nikola Tesla, controllo mentale
pensa che tutto è collegato
scrive la sua opinione su un social network
tiene il fiato, preme un tasto e la pubblica
lei cerca nel buio del corridoio
un fantasma familiare
lancia s.o.s. segreti a un ragazzo che non conosce
lo immagina fra le sue cosce
avventura elettronica
lui entra in un sito porno
per vendicarsi di quello che non ha voluto sapere
e decide che questa è una sera senza sapore
decide che questa è una sera senza sapore
e non gli basta uno stipendio per farsi comprare
ma per spegnere questo incendio non serve sputare
e non gli basta avere il tempo per invecchiare
per stare a galla in questo diluvio non serve nuotare
e più sputi più l'incendio divampa
più nuoti più l'acqua si alza
e più fuggi più il tempo non basta
e poi muori poi muori poi muori
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2. |
La scelta (live)
03:21
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nato dall'uragano
nel nuovo medio evo
cuore di fuoco, lingua di fieno
sangue di vedove nere
fratello di cani randagi
di fulmini a ciel sereno
cammina come un funambolo
tra il cielo e lo sfacelo
è con un passo che scegli di stare
dalla parte del bene o del male
mentre con le parole si mente
diventano nuvole e temporale
e se adesso non sa dove andare
sa di sicuro dove non va
non ha paura dei muri
dei fucili dei padroni
siamo qui per morire in fretta
se nasci nel niente
niente rimani aspettando istruzioni
come una cieca vedetta
per avere qualcosa
qualcosa di buono
per sentirti qualcuno
devi fare una scelta
non aspettarmi stanotte
ho giocato me stesso
e mi sono perso
non aspettarmi domani
perché all'inferno c'è solo l'ingresso
e non ritornerò
avrei voluto inventare
per la nostra storia
un finale diverso
ma gli ultimi restano ultimi
e proprio per questo
per ultimo riderò
perché non ho paura dei muri
dei fucili dei padroni
sono qui per morire in fretta
se cresci nel niente
niente rimani, aspettando istruzioni
come una cieca vedetta
non ha paura dei muri
dei fucili dei padroni
siamo qui per morire in fretta
se nasci nel niente
niente rimani aspettando istruzioni
come una cieca vedetta
per avere qualcosa
qualcosa di buono
per sentirti qualcuno
devi fare una scelta
perché l'unico modo
per sentirsi reali
è che qualcuno ci sogni
o magari ci spari
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3. |
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posti sul tuo profilo
i bei sorrisi indossati durante la vita
preghiere alla moda rivolte a un dio-cane
che ora si morde la coda
dici che tutto è finito
che stai soltanto cercando la tua via d'uscita
pensare è una droga, a volte fa male
ma qualche volta ti giova
c'è una musica che vuoi ballare
e sa di rivolta sociale
ma la radio continua a suonare
la stessa canzone banale
il calore che aumenta
il calore che diminuisce
il fuoco nella tormenta
la luce spenta che al dito obbedisce
quanta gente conosci?
quanta gente sorprendi?
per scoprire chi sei
fai l'elenco di ciò che non sei
non sei il biglietto di un volo Milano-Bruxelles
non sei quello spot in tv e quella voce che sembra parlare di te
non sei tua madre o tuo padre, i tuoi figli, il tuo letto disfatto
non sei il tuo corpo che cade, i consigli, le scelte che hai fatto
tu sei l’universo che vede se stesso
canto magnetico nato dal ventre
corsa frenetica intorno allo zero
prima che il tempo finisca davvero
amore armato di odio e rancore
sporco e candore acqua santa e pistole
animale ammaestrato che non è mai stato
al di là dei suoi sogni del bene e del male
puoi sentire migliaia di storie parlare di te
di chi muove i suoi passi guardando avanti
ma quello che vede era dietro di sé
continui a guardarti ad intervistarti
nel mondo virtuale sei come gli dèi
le tue giornate diventano dati di marketing
utili solo a chi vuole spiegare chi sei
spiegare chi sei
a te che non sai chi sei
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4. |
Il quarto reich (live)
04:00
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ha un alfabeto di esplosivi per chi non comprende
la differenza fra cadaveri e uomini vivi
per chi parla diverse lingue e segue un'altra legge
e non è in grado di distinguere buoni e cattivi
come il pastore che si prende cura del suo gregge
con i recinti, con i cani, con i suoi fucili
convinto di essere protetto e di proteggere
scrive la storia con il sangue di chi non sa leggere
droni dalle maniere buone
croci per le preghiere nuove
soldi per le bandiere per le barriere
per le frontiere dove
senza lasciapassare
devi andartene altrove
e imparare a scappare
dalle calibro nove
è il potente con la p maiuscola
non lo vedi è come vetro
vale uno ma decuplica
per ogni zero che gli corre dietro
e lo zero che gli corre dietro
ignora qual è il valore altrui
crede di valere davvero
tra gli zeri come lui
dividere i ricchi dai poveri
decidere è la sua prigione
obbedire è da uomini liberi
o da uomini senza ragione
il povero con la p minuscola
non ha gregge né pastore
non ha legge né nazione
libertà è la sua religione
crede in una visione
chi non teme la repressione
sa che insieme ad altre persone
potrà diventare un milione
mastica una predica morta
carità ma tanto che importa
la realtà è già stata distorta
e poi nessuno ti ascolta
la memoria è sempre più corta
se la Storia resta sepolta
l'attenzione è stata distolta
e questa è l'ultima volta
difende i diritti dei poveri
resistere è la sua prigione
trasgredire è da uomini liberi
o da uomini senza ragione
c'è un pozzo chiuso
divide in due il mondo
è un esercito a proteggerne l'abuso
esegue solo gli ordini
protetto dal potente
e proprio come l'acqua
l'esercito è innocente
c'è un povero incosciente
con tendenze criminali
convincerà la gente
a credere che siamo uguali
e che dobbiamo esercitare il diritto di sperare
senza mai considerare
che l'esercito ha il diritto di sparare
droni dalle maniere buone
croci per le preghiere nuove
soldi per le bandiere per le barriere
per le frontiere dove
senza lasciapassare
devi andartene altrove
e imparare a scappare
dalle calibro nove
è il Potente con la p maiuscola
non lo vedi è come vetro
vale uno ma decuplica
per ogni zero che gli corre dietro
e lo zero mangia dorme caga e prega
lavora viaggia vota paga e frega
onora padre madre calcio e figa
casa e visa fino a quando crepa
non si ferma, non riflette
non è uno specchio è solo un essere umano
che conferma che divisi siamo niente
e uniti siamo un treno che va contromano
Milano New York Londra Pechino
arriva a Tokio ritorna a Berlino
passo dell'oca, saluto romano
andiamo metti like al Quarto Reich
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5. |
Mio padre (live)
04:48
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è un po’ di giorni che penso a te, non me lo spiego
è da tempo che vorrei scriverti ma poi mi fermo, faccio un passo indietro
ero in un vagone in metro l'ultima volta che ci ho provato
avevo il magone e ho scritto il tuo nome col dito su un vetro appannato
mi vergogno a scriverti e non me lo spiego
come stai, che lavoro fai, sai sono cose che a volte mi chiedo
ogni tanto ci pensi?
io vorrei che sapessi tutto quello che hai scelto di lasciarti alle spalle
quello che ti sei perso dopo esserti preso il diritto di rifugiarti
nei recessi di te stesso ma non ho il tempo
dieci anni son tanti, le corse, la noia, gli inganni
li vorrei scrivere tutti ma forse non mi basterebbero altri dieci anni
piccolo B. sta imparando a suonare, prende lezioni di pianoforte
lo suona come tu, tu non potresti immaginare
come muove le mani, con i brani di Einaudi
sembra più grande di me e di te se esegue Comptine d’une autre été
e va bene a scuola, L. lavora, è destinata ad amare
S. soffre, ha un demone che lo chiama per nome sotto le lenzuola
ma di me cosa sai, come vivo adesso?
scrivo in rima le cose che credo importanti
e indovina: ora sei dentro il mio testo
mi dicono spesso hai molto talento
io non li sento ma so soltanto che questo palco
è l'unico posto al mondo dove non mento
torno sempre stanco alla sera
se mi guardo allo specchio
vedo te con quell'espressione severa, solo un po' meno vecchio
quante volte avrei voluto gridarti contro
ma davanti a me c’erano solo capi reparto,
impiegati di banca, sguardi dall'alto
io parlavo con fogli di carta troppo sporchi di bianco
ti dicevo che avevi sbagliato, che eri un verme vigliacco
ma la notte ogni tanto sognavo di ridere con te
mia madre mi ha dato l'ossigeno come una foresta se il sole scalda
e a volte mi ha tolto l'ossigeno come una foresta prima dell'alba
mia madre ci ha dato l'ossigeno come una foresta quando il sole scalda
e a volte ci ha tolto l'ossigeno come una foresta prima dell'alba
mia madre risponde al telefono, dice sì pronto, dopo non parla
ascolta che cosa le dicono, si rende conto e dopo mi guarda
e visto che questo non è un film, il telefono non cade
e mentre mi chiedo chi è morto lei mi risponde
tuo padre
quante volte avrei voluto gridarti contro
ma davanti a me c’erano solo capi reparto,
impiegati di banca, sguardi dall'alto
io parlavo con fogli di carta troppo sporchi di bianco
ti dicevo che avevi sbagliato, che eri un verme vigliacco
ma la notte ogni tanto sognavo di ridere con te
questo è un grido blu scuro che somiglia a un sussurro
sguardo affamato di un cielo azzurro che rimane a digiuno
e più ti inseguo più ti allontani come l'orizzonte
tu sei il treno e io arrivo in ritardo
questo è un grido blu scuro che somiglia a un sussurro
sguardo affamato di un cielo azzurro che rimane a digiuno
e più ti inseguo più ti allontani come l'orizzonte
tu sei il treno e io arrivo in ritardo
come questa canzone
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Kuadra Vigevano, Italy
I KUADRA sono una band Dark Rap di Vigevano, con quattro album all'attivo e centinaia di concerti in Italia ed Europa. Le loro performance travolgenti li distinguono e i testi, in italiano. . Nel giugno del 2023 hanno firmato con l'etichetta Icons Creating Evil Art di Stoccolma. Il loro nuovo EP, "DISCODURO", ... more
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